Giocattoli

L’origine delle Bambole

Oggi scopriremo la Storia della bambola e della famosa Barbie dei giorni nostri e vedremo come in epoche antichissime la bambola era già un giocattolo d’uso tra le bambine. Sembra proprio che già nel 2000 a.C. in Egitto si siano ritrovati in alcune tombe egizie di bambini dei reperti di bambole fatte in terracotta. Altri reperti hanno portato poi alla luce alcune bambole anche in civiltà greca circa nell’ottavo secolo a.C., generalmente il materiale utilizzato era la creta in quanto poco costoso perché facile da trovare, ma utilizzavano anche avorio, legno e osso. A quel tempo le fanciulle si sposavano intorno ai quindici anni, prima della cerimonia nuziale portavano tutte le loro bambole nel tempio della Dea Artemisia, qui si svolgeva un rituale iniziatico che simboleggiava la fine dell’infanzia. Anche dall’antica Roma arrivano reperti di bambole, più precisamente bambole fatte di legno con acconciature vistose, visi scolpiti e addirittura gioielli d’oro, si sono trovati inoltre accessori da toilette per la bambola, la bambola aveva sembianze molto simili all’attuale Barbie. Si poteva definire fin da subito a chi era appartenuta la bambola in base alla ricchezza dei particolari, alcune molto preziose sia nelle vesti che nei gioielli altre molto semplici e prive di elementi lussureggianti. Nel Medioevo esistevano bambole per ogni età e per diverso uso. Era un’epoca in cui la magia dominava e molte bambole venivano create appositamente per essere utilizzate in riti magici e incantesimi, queste bambole erano in cera ed anche in radice di mandragola. In questo periodo la Germania iniziò a realizzare bambole intagliandole nel legno curando molto i particolari sia del viso che del corpo nonché dell’abbigliamento. A volte le ricche famiglie nobili, ordinavano appositamente bambole corredate di una serie di vestiti sempre seguendo la moda del periodo corrente. Attorno al 1700 inizia lo sviluppo delle industrie di giocattolo principalmente a Norimberga, Sassonia e Tirolo. Nel 1771 viene pubblicata la prima pubblicità di giocattoli. Inizia la moda dei giocattoli in legno accessibili a tutte le classi sociali. Nel 1800 in Italia iniziano a diffondersi le bambole di porcellana con guance rosee prendendo l’aspetto di bimbe. Successivamente arrivarono le bambole in pannolenci. I francesi erano specializzati nell’abbigliamento, negli accessorie nell’espressione del volto della bambola, gli inglesi nelle bambole in cera. Martha Jenks Chase fu la prima costruttrice di bambole in tessuto, intorno al 1882 nacque la prima fabbrica che cominciò a produrre questo tipo di bambole. Le fabbriche di giocattoli francesi e tedesche, furono le prime ad utilizzare la porcellana per la testa delle bambole e per gli arti, il corpo invece era ancora in legno, una bambola famosa dell’epoca era chiamata la “Parisienne” con vestiti che rispecchiavano la moda del momento. Il francese “Bèbè” diventò noto intorno al 1880. Fino ad allora, la maggior parte delle bambole erano rappresentazioni degli adulti. In Francia per salvarsi dalla concorrenza tedesca crearono un consorzio “Societè François De Fabrication des Bèbès et Jouets” ma questa purtroppo crollò, dunque tra il 1900 ed il 1915 il mercato europeo ed anche d’oltre oceano del giocattolo, fu dominato dalle fabbriche tedesche. La bambola con la quale la Germania ebbe successo fu il “Bebè caractère” si trattava di un bambolotto con le fattezze di un neonato generalmente in atteggiamento gioioso. Intorno al 1920 prendono piede bambole con somiglianze di personaggi famosi e prende piede un nuovo materiale la celluloide, materiale chimico ottenuto dalla cellulosa. Questo materiale però creava qualche difficoltà, in quanto non stampabile, ed oltretutto con un indice di infiammabilità molto alto infatti venne poi sostituita da altri materiali. Nel 1959 nasce “Barbie” bambola che riscosse un notevole successo. Gli ideatori di Barbie furono i coniugi Ruthie Mosko e Isadore Helliot Handler che durante un viaggio in Svizzera videro in un negozio di giocattoli la bambola “Lilli” tratta dal personaggio dei fumetti del tedesco Reinhard Beuthien. La bambola era proprio come la signora Handler immaginava, così ne comprò tre pezzi e li portò in America decisa, dopo una rielaborazione, a realizzare la produzione di quella che diventerà Barbie nel Marzo del 1959: 30 cm di altezza, corpo sinuoso e trucco moderno, in onore alla figlia Barbara. La bambola non era più il mezzo per giocare a fare la mamma, ma doveva diventare il simbolo della donna moderna, quella in cui le giovani bambine volevano identificarsi. Barbie e le bambole in genere sono ancora oggi giocattoli richiesti dalle bambine di ogni paese. Si può quindi notare come nonostante le origini antichissime e gli sviluppi nel tempo, il concetto di gioco resti il medesimo. Il gioco ed i giocattoli sono quindi strumenti importantissimi necessari ai bambini per imparare a rapportarsi socialmente, sperimentare e comprendere in libertà i propri ruoli.