Giocattoli

Smart Working e Lego, i mattoncini hanno agevolato lo smart working?

Negli scorsi mesi siamo stati obbligati allo ‘Smart Working’ per mantenere le distanze sociali necessarie a combattere il virus Covid19, molti di noi non sapevano neppure da dove cominciare, non è facile mantenere gli stessi standard da remoto, altri invece hanno dimostrato abilità nascoste e hanno trovato lo ‘Smart Working’ un nuovo metodo di lavoro. L’unico parametro realmente importante è il raggiungimento dell’obbiettivo. Recenti studi hanno dimostrato come gruppi in remoto abbiano lavorato meglio rispetto a gruppi di lavoro negli uffici, il tutto dipendeva solamente da un fattore importante: la collaborazione.
Secondo recenti studi i mattoncini Lego® aiuterebbero le persone a co-costruire strategie d’azione in tempo reale, lavorando insieme in maniera efficace, soddisfacente e produttiva. I Lego® sono strumenti formativi eccezionali e fortemente evocativi. Ricordate quando da bambini affondavamo le mani negli scatoloni pieni di mattoncini? Di fronte a infinite possibilità di combinazione ci siamo divertiti a costruire, smontare e ricostruire ogni sorta di cosa da case, robot, animali, creature mostruose e interi paesaggi. I mattoncini appagavano il nostro desiderio di divertimento. Giocare era il nostro lavoro. Divertendoci costruivamo conoscenza e, senza accorgercene, maturavamo specifiche competenze e abilità.
Ancora oggi, i mattoncini sono estremamente funzionali a giocare bene. Non a caso il nome LEGO® è la combinazione delle parole danesi “leggodt” che significa, appunto, “giocare bene”, cioè sviluppare il pensiero logico e matematico, incrementare l’autostima e la fiducia in se stessi, potenziare la capacità di concentrazione, favorire la pazienza ed educare alla socializzazione e alla condivisione, indipendentemente dalle singole capacità individuali.